Château Branaire-Ducru 2015

4ème Grand Cru Classé Saint-Julien

Il castello di Branaire, meglio noto con il nome di Branaire-Ducru, deve il suo nome a una parcella staccata di Beychevelle che fu rimessa alla corona di Francia nel 1666, alla morte di Bernard de La Valette, Duca di Epernon, che la deteneva tra i suoi beni. Nel 1680 Jean-Baptiste Branayre acquista la proprietà, dandola in dote ai suoi piccoli eredi appartenenti al ramo Du-Luc.
Louis Du Luc, al quale arriva per successione il castello nel 1825, lo rinnova, mettendolo sulla giusta via al fine di produrre un vino di grande qualità.
Sino al 1879 la proprietà resta nelle mani di Gustave Ducru, per passare poi a quelle del Marchese Carbonnier de Marsac, poi il Visconte de Larsan ed infine del Conte e della Contessa de la Tour, la cui esperienza in viticoltura ed in commercio sono note sia a Bordeaux che all’estero.
Mi fermo, poiché la capacità dei castelli francesi e bordolesi in particolare di passare di mano in mano tra il XVII ed il XVIII secolo mette alla prova anche il più esperto in araldica.

Classificato quarto cru classé nel 1855, questo Saint Julien posto di fronte al castello di Beychevelle ha sempre giocato un ruolo importante sia politico che produttivo.
Dal 1988 infatti la famiglia Maroteaux presiede i 50 ettari di proprietà: Patrick, vero pioniere e diplomatico scomparso nella seconda metà degli anni 2000, a lungo è stato il Presidente della Unione dei Grand Cru Classés di Bordeaux.

Branaire-Ducru è una tenuta la cui esposizione e la cui collocazione giustamente la collocano ai vertici qualitativi della denominazione Saint Julien.
Una produzione nella media di 250 tonneaux annua, con un vino che sa farsi distinguere per una ricchezza di linfa rara, molta dolcezza, un profumo delizioso e una fermezza di stile impareggiabile. Preservare l’integrità di base degli acini è il motto del castello, essere il messaggero di Saint Julien lo scopo aziendale, esaltare la tipicità la missione.

Millesimo 2015

Si tratta di un assemblaggio di 65% Cabernet Sauvignon, 26% Merlot, 4% Cabernet Franc e 5% Petit Verdot vendemmiato manualmente.

Il meteo ha presentato condizioni piuttosto favorevoli per una fioritura ottimale; l’estate calda e secca ha poi consentito alle bacche di svilupparsi appieno e ai tannini di maturare. Colore profondo dai riflessi neri; in bocca si esprime attraverso brillante note fruttate e sprigiona un bouquet aromatico espressivo. Al palato, la struttura del vino si rivela fine, gustosa e notevolmente ricca. Il risultato è un vino soave e delizioso, con uno charme complesso, da bersi ora, così come tra dieci anni.