Château Gazin 2020

Pomerol

Il villaggio di Pomerol si trova sulla strada che i pellegrini percorrevano diretti a Santiago di Compostela.

Nel XV secolo i Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme fondano quindi, sul plateau di Pomerol, una chiesa, un ospedale e un maniero, volti all’accoglienza.

Nel 1917 proprio il castello viene acquistato da Louis Soualle, bisnonno degli attuali proprietari, ovvero la famiglia de Bailliencourt, tra le più antiche di questa zona di Francia.

Le viti, Merlot al 90%, Cabernet Sauvignon al 7% e Cabernet Franc al 3%, occupano una superficie di 26 ettari su suolo ricco di ghiaia, ciottoli e argille con ossidi di ferro: è la più vasta di tutto il Pomerol, un unico appezzamento vitato per 24 ettari collocati sul celeberrimo plateau argillo-calcareo di questa zona.

100.000 le bottiglie annualmente prodotte, con un secondo vino creato a partire dal 1986 e ribattezzato Hospitalet de Gazin AOC Pomerol.

In vigna si utilizzano metodi naturali a basso impatto ambientale con vendemmie manuali e fertilizzanti organici, nel rispetto massimo del territorio.

La fermentazione si in piccole vasche di cemento, l’affinamento avviene invece in fusti di quercia francese nuovi per metà, secondo la tradizione bordolese; malo-lattica in barrique, soutirage per separazione, filtraggio leggero. Ben l’85% della produzione viene esportato.

Millesimo 2020

In quest’annata la percentuale di Merlot si eleva al 91,6%, con una restante parte di Cabernet Sauvignon al 8,4%.

Proprio grazie a tale predominanza, i vini di Gazin possono essere degustati giovani o dopo una sosta in cantina di 10/15 anni di media, o anche più, presentandosi femminili e seducenti.

Di colore molto scuro dai riflessi bluastri, al naso è un Pomerol che si afferma tramite seducenti sentori di frutti rossi, lampone e tartufo nero. In bocca, i tannini sono estremamente fini e precisi, a condurre verso un finale dritto, che richiama di nuovo il tartufo più delicato.

Il millesimo 2020 offre una ampia paletta aromatica di frutti rossi e neri che bene si armonizza con il colore intenso del vino, dal porpora al granato. Generosamente sontuoso, fa avvertire nuance di prugna, cioccolato, caffè o liquirizia, mandorla, pane tostato, tabacco e vaniglia, nonché un lieve e fresco sentore mentolato. La maturità gli conferirà poi un naso speziato e profumi di tartufo, note di sottobosco e animali.

In bocca si avverte la finezza del tannino, l’equilibrio e una concentrazione sottolineata da una lieve nota boisé: in breve, la tipicità del terroir di Pomerol.

Eccellente in abbinamento a carni bianche e rosse, piatti a base di mandorle o frutti rossi, nonché dolci al caramello e vaniglia.