Grand Cru Classé de Graves
Le famiglie Goyanèche e Daitze iniziano ad acquisire e riunire le migliori parcelle nella zona del Graves sin dal 1530; un secolo più tardi la proprietà giunge nelle mani della famiglia Bailly che continua a investire nella tenuta, affidandole anche il proprio nome. Grazie poi alla visione pionieristica di Alcide Bellot des Minières, che fa costruire anche l’attuale castello nel 1872, in vigna l’approccio si fa scientifico e preciso al punto da consentire a Haut-Bailly di vivere un momento d’oro e strappare prezzi al pari dei Premier Grand Cru Classé dell’epoca, ovvero Lafite, Latour, Margaux e Haut-Brion.
La morte di Minières consegna il castello a un periodo di forte instabilità, cosa che non gli impedisce tuttavia di ricevere il riconoscimento come Cru Classé di Graves nel 1953. L’acquisto da parte dell’appassionato negoziante belga Daniel Sanders nel 1955 e dell’americano Wilmers nel 1998 consente infine al castello di riconquistare l’immagine perduta sul piano internazionale.
Millesimo 2015
Riconosciuto come uno dei vini più eleganti al mondo, il carattere di Haut-Bailly rivela una serie di seducenti paradossi: è tanto complesso quanto bilanciato, sbarazzino e discreto allo stesso tempo. Si mostra potente ma delicato, immediato e senza tempo.
Il 2015 si fa ricordare come un’annata dalle temperature record e condizioni meteorologiche virtualmente perfette sin dalle fasi della fioritura a quelle della vendemmia: in agosto i grappoli si mostrano già splendidi e tali rimarranno fino al termine delle vendemmie.
Il blend di 60% Cabernet Sauvignon, 36% Merlot e 4% Petit Verdot sa raccogliere il meglio da ciascuno: l’alta resa del Merlot offre a questo nettare un’eccellente struttura, concentrazione e un bel frutto maturo, mentre il Cabernet vi aggiunge ricchezza e una decisa classe e il Petit Verdot una nota speziata e complessa. Nel complesso, quindi, il bilanciamento è notevole e l’armonia a dir poco perfetta.