Pomerol
I vini di questa tenuta si sono guadagnati una fama quasi leggendaria: le precise origini della struttura non si conoscono, anche se è quasi certo che la prossimità degli Chateau La Fleur du Gay, Chateau La Croix du Gay e Chateau Vrau Croix du Gay implichi una presenza storica di rilievo che le ha connotate assieme nel corso del tempo.
Dal XVIII secolo in avanti il castello passa tra le mani di svariati proprietari terrieri e negozianti e così fa il suo vino, di buona qualità e robusto, almeno fino all’acquisizione nel 2001 da parte di Catherine Pere-Verge: la donna sessantenne è relativamente estranea al mondo del vino, dopo una carriera spesa nel business della cristalleria di famiglia Arc International, la più ampia al mondo. Minuziosi studi condotti da quel momento sulla materia le inducono tuttavia la missione di rinnovare l’intera struttura di Le Gay.
Dall’acquisizione di vigne alla consulenza di Michel Rolland, e fino all’installazione di macchinari per la produzione vitivinicola, i risultati della critica premiano gli estensivi sforzi di Catherine. Alla sua scomparsa, nel 2013, il figlio Henri Parent prende in mano la tenuta da poco rinata, frattanto divenuta un piccolo impero.
E’ la dedizione di Catherine a trasformare Le Gay da un Bordeaux discreto a un castello dal tremendo potenziale in ascesa; la produzione media annua di questa peculiare proprietà è di 1.200 casse.
Millesimo 2019
Di norma i vini di Le Gay godono di un blend di Merlot al 50% e di Cabernet Franc per la restante metà; nel caso dell’annata 2019, tuttavia, si è scelto di utilizzare Merlot in purezza al 100%.
I vigneti della tenuta si estendono ininterrotti su 10,5 ettari, impiantati su quegli eccezionali terreni ghiaioso-argillosi che hanno fatto la reputazione della denominazione Pomerol.
Château Le Gay 2019 svela un fresco bouquet fruttato, nel quale note di ciliegia si mescolano a panna e tartufo per soggiogare il naso con intensità; al palato l’attacco è morbido e carezzevole e morbido, preludio di un nettare che si distende soave e profumato. Si caratterizza per quell’opulenza che ci si attende da un solido Pomerol: ricco e concentrato, dagli aromi intensi e profondi, capace di ergersi fiero accanto ai suoi illustri vicini come Domaine de l’Eglise e Chateau Gazin, premiato al contempo da un prezzo decisamente più abbordabile.