2ème Grand Cru Classé, Saint-Julien
Château Léoville Barton è di proprietà della famiglia Barton sin dal XIX secolo e incarna al meglio lo spirito più classico dei Bordeaux: carattere, eleganza e attitudine a un solido invecchiamento in cantina.
La famiglia Barton reca radici profonde: nativo d’Irlanda, Thomas Barton si installa a Bordeaux nel 1725 per avviare un commercio di vini. Il nipote Hugh è il primo ad acquistare vigne in loco, ma assieme ad altri stranieri viene arrestato durante la rivoluzione Francese, e tutti i suoi beni vengono sequestrati. Dopo il rilascio, Hugh fa ritorno in Inghilterra e da lì gestisce gli affari, acquisendo Château Langoa nel 1821 e nel 1826 una porzione delle tenute di Léoville, da qui rinominate Léoville Barton. Il castello viene denominato 2ème Grand Cru Classé nella celebre classificazione del 1855.
Un altro Barton è poi dovuto fuggire dalla Francia, nel corso della storia: si tratta di Ronald, nel 1940, all’arrivo delle truppe tedesche. Come si conviene a un uomo dallo spirito gentile, si vendica nel modo migliore che esista: rientrato in patria nel 1945, produrrà uno dei millesimi mito della denominazione Saint-Julien.
L’ottantottenne Anthony pilota lo Château nell’epoca moderna, combinando il fascino di un mondo ormai perduto con un approccio tradizionalista sia nel fare il vino che nel collocarlo sul mercato. Egli racconta: “Mi chiedono spesso che cosa modifichiamo nel nostro approccio alla vinificazione per appagare i trend e i gusti moderni. Io rispondo che è uno sforzo privo di significato, perché nel cercare di voler piacere a tutti, si finisce col non soddisfare nessuno. Pertanto, in una maniera forse un po’ egoista, abbiamo deciso di fare il vino che piace a noi, un vino che sia piacevole da bersi.”
Anche l’approccio sostenibile rientra in quest’ottica: l’unica foresta rimasta all’interno dell’appellazione Saint-Julien giace proprio nei confini della tenuta di Léoville Barton. La famiglia avrebbe potuto valutare di sradicarla per far spazio alle vigne, ma ha scelto invece di preservarla intatta, per l’idea che mantenere un ecosistema salubre sia il migliore dei progetti a lungo termine.
Millesimo 2018
Oggi la tenuta si sviluppa su 119 ettari di vigne sul lato nord di Saint Julien, e l’assemblaggio di Cabernet Sauvignon (82%) e Merlot (18%) regala un vino che al gusto trabocca di frutta nera, con intense note di grafite, violetta, spezie, cardamomo e cioccolato. Si accordano perfettamente a un corpo ricco e strutturato, concentrato e seducente, dai tannini vellutati.
Di colore granato profondo, al palato svela un frutto intensamente generoso ed elegante; finezza ed equilibrio perfetto conducono finale lungo, teso e stratificato, ancora una volta su aromi di violetta e anice.