Cru Classé de Graves – Appellazione Pessac Leognan
E’ grazie al suo superbo terroir, compreso in un appezzamento unico, che questo Grand Cru Classé deve la sua reputazione, al punto da definirlo il più Graves dei Graves.
La storia inizia con le crociate, poi attorno al XVIII secolo il navigatore Georges Smith lo sceglie come sua dimora. In seguito sarà proprietà del sindaco di Bordeaux M.eur Duffort-Dubergier, e infine di una famosa famiglia di negozianti bordolesi.
Nel 1990 Florence e Daniel Cathiard acquistano il castello e in breve gli donano fama mondiale producendo vini potenti e complessi, tanto in rosso quanto in bianco.
In quasi trenta anni di opera incessante, grazie alla sua filosofia, Smith Haut Lafitte si è guadagnato un posto da primo attore assoluto nei vini del Graves. Bio-precisione, utilizzo del satellite per verificare la resistenza elettrica del suolo, la simbiosi pianta-terroir-ecosistema, sono solo alcune delle pratiche messe in atto da questo château. Sono 67 gli ettari vitati, declinati in Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot per i vini rossi, e in Sauvignon Blanc, Sauvignon gris e Sémillon per i vini bianchi.
Millesimo 2020
L’annata è di quelle speciali: con il 2020 si celebra infatti la trentesima vendemmia di Daniel e Florence Cathiard a Smith Haut-Lafitte. Ecco che dunque anche l’etichetta del vino si veste appositamente per quest’occasione di un’incisione in oro su sfondo nero.
La natura si mostra qui altrettanto generosa: seppur le viti germoglino con diverse settimane di anticipo, è un’annata soleggiata che porta a condizioni ideali per la vendemmia. Le uve si caratterizzano per il loro grande potenziale aromatico e densità, e l’assemblaggio si compone di 90% Sauvignon Blanc, 5% Sauvignon Gris e 5% Sémillon.
Colore giallo paglierino che sfuma su riflessi verdi, eccellente grassezza e concentrazione della materia ottima, con grande freschezza aromatica. Equilibrio, sostanza e armonia. Finale lunghissimo e complesso, sorretto da una bella acidità, fresco e salino, minerale e persistente. Si presta già ora splendidamente in degustazione, ma promette altrettanto almeno sino al 2030, con un’evoluzione davvero di nota.
L’affinamento avviene per dodici mesi con 50% barrique nuove.