La celebre Collina di Corton è la sola ad ospitare vigneti che danno origine a dei Grand Cru sia a bacca bianca che a bacca rossa. I Vini di Philippe Pacalet e di François de Nicolay incarnano la maestosità e la raffinatezza di questi signori della Côte De Beaune.
Le colline di Corton si situano a cavallo di tre comuni:
- Aloxe-Corton
- Ladoix-Serrigny
- Pernand-Vergelesses.
Posto in direzione nord del vasto vigneto della Côte De Beaune, essa marca la frontiera con la Côte de Nuits.
Fatta eccezione per il raro Musigny Blanc del Domaine Georges de Vogüé, Corton è l’unico Grand Cru della Côte d’Or (Côte de Beaune e Côte de Nuits riunite assieme) a poter fregiarsi di vini Grand Cru nei due colori.
Il Corton Blanc ha un profilo ben distinto nel panorama dei Grand Cru della Côte de Beaune, così pure il Corton Rouge rispetto ai Grand Cru della Côte de Nuits.
Per François de Nicolay, del Domaine Chandon De Briailles, ciò si spiega grazie ad un microclima eccezionale, il quale ha protetto le vigne dalla terribile grandinata del 2013 e dalla gelata del 2016. Inoltre, il profilo collinare, preserva grazie alle “Combes” (piccole valli che entrano all’interno delle coste, ma estremamente soleggiate) le vigne dagli effetti negativi di questi fenomeni atmosferici.
Sia nella versione rossa che bianca, questi Grand Cru di Corton, esprimono una straordinaria attitudine alla lunga conservazione. Si esprimono più volentieri attraverso una veste floreale piuttosto che raffinata, (è nota la rusticità del pinot nero in questa zona) tuttavia sia Chandon De Briailles che la Maison de Negoce Pacalet ci offrono una lettura estremamente elegante.
Questi due produttori, da tempo hanno scelto la agricoltura biologica, e una utilizzazione moderata di SO2, sviluppando in questo modo uno stile molto personale.
La scelta da parte del Domaine Chandon de Briailles di vinificare a raspo intero, rende a questa azienda una riconoscibilità nel bicchiere come a poche.
Intensità aromatica, carattere avvolto nella seta seducente della materia, una persistenza come uno sguardo di Arturo Perez Reverté dal Pont Neuf in un pomeriggio che volge al tramonto sui tetti di Parigi. In buona sostanza una esperienza eno-teo-mitica.
Roberto Petronio – La Revue du Vin de France, 8 giugno 2021