G di Château Guiraud 2021

G di Château Guiraud

Premier Cru Classé 1855
Sauternes

Unica area esterna al Médoc ad essere inclusa alla classificazione dei Cru Classé di Bordeaux del 1855, questo è un angolo caldo e fertile dell’Aquitania caratterizzato dalle nebbie che nel tardo autunno avvolgono la campagna e permettono il favorevole processo della muffa nobile. Ogni produttore ha la sua leggenda dietro alla storia della nascita del dolce nettare, e molto si deve alla diversità del suolo (sassi piccoli, medi e grandi) e del sottosuolo (argilla o argilla mista a calcare).

Nel 1766 Pierre Guiraud, negoziante bordolese di fede protestante, acquista la tenuta di Château Guiraud; nel 1855 il castello ottiene la prestigiosa classificazione di Premier Cru Classé. Lo Château Guiraud può contare su un’estensione di circa 83 ettari, e solo le uve provenienti dalle vigne più vecchie concorrono alla produzione del primo vino, composto per il 65% da Sémillon e per il 35% da Sauvignon. La proprietà di Guiraud è suddivisa tra la famiglia Peugeot, Xavier Planty, Stefan von Neipperg di Château Canon La Gaffeliere e Olivier Bernard dello Château Domaine de Chevalier, e colleziona un consenso commerciale e di critica dopo l’altro; nel 2011 il castello ottiene anche la certificazione di produzione organica.

Millesimo 2021

Pioniere tra i Premier Grand Cru delle pratiche di agricoltura sostenibile e organica sin dal 1996, lo Château Guiraud non si limita alla produzione di vini moelleux e sperimenta dunque con successo una vocazione eccellente sui vini bianchi secchi di Sauternes, incastonandoli nella lettera “G” di Guiraud, come ama ricordare il direttore tecnico Luc Planty. Il G di Château Guiraud è un blend perfettamente bilanciato di Sauvignon e Sémillon in parti esatte, anch’esso certificato BIO; esso viene vendemmiato come un Sauternes, selezionato manualmente e fatto affinare per otto mesi negli stessi fusti di quercia dove già aveva sostato il primo vino Grand Cru del castello, con un ultimo passaggio in acciaio per tre settimane.

Il vino offre così una singolare espressione del terroir di Sauternes in versione ‘secca’, svelando ricchezza espressiva su un naso di limone, frutta esotica e a polpa bianca; la sua è una personalità assertiva che si manifesta su una pienezza fruttata in bocca, imperiosa e strutturata, dalla lunghezza notevole.

Con ogni probabilità, siamo di fronte a uno dei vini secchi di Bordeaux più sensuali della categoria, grazie anche allo straordinario lavoro del team condotto da Sandrine Garbay, proveniente da Yquem.